LA SCELTA DELLA TERAPIA
Dopo circa 20 giorni dall'intervento - tempo necessario per avere il referto istologico – verrai affidata al medico oncologo, che sarà al tuo fianco per tutta la durata delle cure e dei controlli. Sarà quindi il servizio di Oncologia - Day Hospital Oncologico di Piacenza, Fiorenzuola D'Arda, Bobbio o Castel San Giovanni, a seconda della tue preferenze – a seguirti in questa nuova fase del percorso.
Il medico può richiedere in questa fase esami aggiuntivi; a seguito della discussione del gruppo multidisciplinare, potrà proporti una terapia oncologica adiuvante: è importante sottolineare che ogni terapia viene scelta mettendo sempre al centro l’attenta valutazione del tuo stato di salute.
Lo scopo delle terapie oncologiche è quello di prevenire eventuali future ricadute, perché vanno a colpire le cellule tumorali rimaste nell'organismo dopo l'intervento chirurgico di asportazione.
A volte può essere necessario somministrare le terapie oncologiche prima dell'intervento chirurgico: quando il tumore è troppo esteso per essere asportato radicalmente, quando si vuole cercare di evitare una mastectomia (terapie “neo-adiuvanti”) o quando il tumore ha determinate caratteristiche biologiche (HER positivo o triplo negativo).
QUALI SONO LE TERAPIE ONCOLOGICHE ADIUVANTI?
CHEMIOTERAPIA
I farmaci chemioterapici, generalmente somministrati per via endovenosa (più raramente per via orale), impediscono la riproduzione delle cellule tumorali. Non riuscendo a distinguere fra queste e le cellule “buone” dell'organismo, possono causare alcuni effetti collaterali, come la caduta dei capelli, nausea e vomito, stanchezza, perdita dell'appetito, stomatite, abbassamento dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine. Gli effetti variano da persona a persona e a seconda della terapia utilizzata; nella maggioranza dei casi, anche se debilitanti, sono ben gestibili con le terapie di supporto e si esauriscono in genere con la fine del trattamento.
TERAPIA ORMONALE - ORMONOTERAPIA
Circa i 2/3 dei tumori della mammella risentono della presenza di estrogeni nel nostro organismo, pertanto un'arma efficace è l'utilizzo di farmaci che bloccano l'attività degli estrogeni. Questi farmaci si somministrano per via orale, generalmente per 5 anni dopo l'intervento chirurgico. I loro effetti collaterali sono in genere minori di quelli dovuti alla chemioterapia; i più frequenti sono: dolori osteoarticolari, maggior facilità all'osteoporosi, ispessimento dell'endometrio, tromboflebiti, sintomi menopausali (caldane/vampate, lievi sbalzi d'umore, lieve aumento di peso).
TERAPIE TARGET
Utilizzano farmaci mirati, che colpiscono in particolare i recettori chiave presenti in alcuni tumori mammari. Sono pertanto efficaci solo in caso di tumori che presentano determinate caratteristiche; a differenza della chemioterapia, colpiscono in modo specifico le cellule tumorali, riducendo così il rischio di effetti collaterali.
È molto importante che tu riferisca al tuo oncologo qualunque disturbo compaia durante le terapie oncologiche: esistono infatti validissime terapie di supporto, farmacologiche, alimentari e fisiche, che possono aiutarti ad affrontare meglio le cure.
LA RADIOTERAPIA
La radioterapia viene attivata dal medico oncologo: se non è prevista chemioterapia, inizia entro 90 giorni dall’intervento chirurgico; in caso contrario, è rinviata dopo la conclusione della chemioterapia.
La radioterapia è preceduta da una simulazione del trattamento tramite una TAC di centratura senza mezzo di contrasto: questo si rende necessario per permettere di identificare con cura il bersaglio da irradiare e tutti gli organi e tessuti sani che dovranno invece essere risparmiati dagli radiazione (OAR). Al termine, con un piccolo ago e dell'inchiostro di china, saranno tatuati piccoli punti permanenti che consentiranno la riproducibilità quotidiana del posizionamento e della centratura.
COME SI SVOLGE LA SEDUTA?
Il trattamento radioterapico non è doloroso, la seduta dura in media 10-15 minuti; l'erogazione vera e propria delle radiazioni è di pochi secondi, il resto del tempo è necessario per posizionarti correttamente. Si effettua tutti i giorni dal lunedì al venerdì esclusi festivi, solitamente per 5-6 settimane consecutive; esistono tecniche che prevedono frazionamenti diversi e periodi più brevi (1 o 3 settimane).
Durante la seduta sarai supina sul lettino a petto nudo e posizionata come nella simulazione. Anche se sola, sarai costantemente monitorata con una telecamera a circuito chiuso. Al termine potrai tranquillamente tornare alle tue attività senza alcun rischio per te o per gli altri: non sei “radioattiva” né contagiosa.
È IMPORTANTE SAPERE CHE:
Utilizzano farmaci mirati, che colpiscono in particolare i recettori chiave presenti in alcuni tumori mammari. Sono pertanto efficaci solo in caso di tumori che presentano determinate caratteristiche; a differenza della chemioterapia, colpiscono in modo specifico le cellule tumorali, riducendo così il rischio di effetti collaterali.
- la radioterapia ben eseguita non è dolorosa ma dalla III-VI settimana può comparire un arrossamento cutaneo che talora sfocia nella comparsa di aree di disepitelizzazione
- la pelle va pulita con saponi delicati, non profumati e massaggiata da subito con creme idratanti lenitive non profumate durante e dopo il trattamento
- in caso di notevole arrossamento si possono usare pomate contenenti cortisone
- le creme solari non sono indicate
- è meglio non indossare biancheria sintetica e reggiseni troppo stretti
- la radioterapia va eseguita in maniera continuativa dal lunedì al venerdì, eccetto alcune festività obbligate; è sconsigliabile interrompere il trattamento
- la radioterapia non ti fa perdere i capelli
ADERIRE A UNO STUDIO CLINICO
Durante il tuo percorso di cura potrebbe esserti proposta la partecipazione a uno studio clinico, una modalità controllata per eseguire procedure nuove di diagnosi o terapia, per dimostrare che la metodologia nuova è migliore di quella già in uso, o comunque ugualmente efficace ma con altri vantaggi, ad esempio minori effetti collaterali. La tua partecipazione è assolutamente volontaria e libera. Se preferisci non partecipare, continuerai a seguire la cura già in essere, la migliore secondo le evidenze scientifiche disponibili.
Tutti gli studi clinici proposti all'interno del percorso senologico vengono preventivamente approvati dal Comitato Etico locale e seguiti da medici e ricercatori esperti nella materia specifica.